mercoledì 19 settembre 2012

SOLUZIONE FISIOLOGICA CON SALE ROSA DELL'HIMALAYA

Oggi vi posto la ricetta per la soluzione salina fatta con il sale rosa dell'Himalaya, le cui innumerevoli proprietà potete trovare nel post precedente.


La soluzione salina ha molteplici usi: può essere utilizzata per prevenire diversi tipi di malattie, sia in uso interno che esterno, ed essere utilizzata come coadiuvante per migliorare alcuni disturbi come il raffreddore, il naso chiuso, il catarro, etc...
Noi possiamo preparare una certa dose di soluzione salina ed in tal modo averla sempre pronta all'uso, quando ne abbiamo bisogno.
Innanzitutto prendiamo un vaso di vetro o una bottiglia di vetro con la bocca larga (tipo quelle della passata di pomodoro), ben lavato e sterilizzato e lo riempiamo di pezzetti di sale rosa dell'Himalaya (è meglio usare il sale a pezzettoni grossi, oppure il sale grosso da cucina, ma se non lo avete, anche il sale fino va bene) fino a raggiungere poco meno della metà del vaso e successivamente lo riempiamo di acqua completamente.
Dovete sapere che l'acqua è satura di sale con una soluzione al 26%, quindi finchè il sale sarà depositato sul fondo del vaso vuol dire che avete a disposizione una soluzione salina al 26%.
Gli usi sono molteplici, ma principalmente il sale è utile nei problemi alle vie respiratorie e alla pelle.
I principali sono:
- inalazioni per eliminare muco e catarro
- mal di gola
- pelle secca
- raffreddore da fieno
- contusioni, distorsioni
- herpes, punture di insetto
- otite, bronchite
- problemi digestivi
- verruche e funghi
Ve ne parlerò più approfonditamente nei prossimi post.
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martedì 11 settembre 2012

SALE ROSA DELL'HIMALAYA

Visto che nei post precedenti abbiamo parlato molto di sale, ho deciso di presentare a tutti coloro che non lo conoscono ancora, l'unico sale puro, non trattato, che si può utilizzare in sostituzione del sale normale: si tratta del Sale Rosa dell'Himalaya.
Tutti utilizziamo il sale nella nostra dieta, chi più, chi meno, e sappiamo che il sale comune (raffinato), quello bianco, è estratto dal mare. Ma sappiamo come viene lavorato? L'acqua del mare viene raccolta, viene lasciata evaporare, il sale residuo viene trasportato in raffineria, lavato, depurato, spesso vengono aggiunti degli antiagglomeranti chimici per evitare che si inumidisca e quindi si indurisca.
Ma a voi va ancora di mangiare questo tipo di sale?
Io è da più di due anni che utilizzo il Sale Rosa dell'Himalaya e mi trovo benissimo, ne uso molto meno di quello normale, ha lo stesso identico sapore ed è un sale veramente ottimo. Forse il prezzo è più caro del sale normale, ma diciamocelo, quanti Kg di sale consumate in un anno? Non è di certo questo che incide sulla vostra spesa, anzi, avendo un sacco di proprietà benefiche, probabilmente risparmierete anche di medici e medicine...
Il Sale Rosa dell'Himalaya non proviene dal mare, che ormai è molto inquinato, ma dalle miniere formatesi milioni di anni fa, quando, con il formarsi delle catene montuose, alcuni tratti di mare sono rimasti intrappolati sulla terraferma. Lì l'acqua è evaporata poco a poco e ha lasciato depositato il sale.
La più grande miniera di sale sulla terra si trova alle pendici dell'Himalaya ed è proprio lì che viene prodotto questo sale pregiato, puro, ricco di moltissimi microelementi oltre al semplice cloruro di sodio.
Il Sale Rosa dell'Himalaya contiene 84 microelementi, tra cui tutti gli oligoelementi di cui il nostro organismo ha bisogno; non è un sale raffinato, quindi non viene trattato chimicamente. Viene semplicemente raccolto, selezionato, lavato per togliere polvere e residui, macinato e impacchettato.
E' quindi il sale più puro e completo della Terra ed è particolarmente adatto all'uso alimentare in quanto ha un sapore meno forte rispetto al sale marino ed è completamente assimilabile dall'intestino, e non essendo solamente cloruro di sodio, non crea problemi di ritenzione idrica.
Questo sale ha moltissimi utilizzi oltre a quello alimentare, ma di questi vi parlerò in un prossimo post.
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domenica 9 settembre 2012

MAL DI SCHIENA: IMPACCO DI SALE GROSSO

Indicazioni: dolori nella zona lombare, mancanza di energia.
Riscaldare del sale grosso (da 1/2 Kg a 1 Kg a seconda della zona da trattare) in una pentola finchè è molto caldo.
Stendere il sale su un panno di cotone e richiuderlo bene.
Quando la temperatura è sopportabile (provare all'interno del braccio), applicarlo sulla zona lombare, appoggiando il panno contenente il sale sulla parte. Prima di fasciarlo aspettare un attimo perchè potrebbe essere ancora caldo e in tal caso bisogna rimuoverlo e attendere che si raffreddi ancora un po'.
Una volta appoggiato sulla schiena, avvolgerlo con una fasciatura o una fascia elastica per tenerlo fermo e avvolgerlo con un panno di lana (va benissimo anche una sciarpa).
Tenere in posizione finchè il sale si è raffreddato.
Questo impacco si può ripetere anche tutti i giorni.
Una volta utilizzato, il sale va gettato.
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DIETA E RIMEDI NATURALI PER L'ACETONE

L'acetone si sviluppa nei bambini a causa di una insufficiente metabolizzazione dei grassi ed è causato da un eccesso di grassi e proteine assunti in carenza di zuccheri oppure da una debolezza temporanea dell'organismo.
L'alito del bambino ha un odore acre, molto simile a quello dell'acetone per le unghie. Per testare il livello acetonemico si usano gli stick per le urine.
Ma in caso di acetone, come ci dobbiamo comportare?
E' importante ridurre in generale l'alimentazione, sospendere totalmente i grassi per 24 ore (soprattutto latte, latticini e carne), aumentare gli zuccheri nella dieta dando da bere al bambino bevande dolcificate con il miele e frutta sia fresca che secca perchè gli zuccheri aiutano l'organismo a bruciare i grassi.
Nel giro di 24-48 ore l'attacco acetonemico dovrebbe essere passato e si può riprendere con moderazione la dieta normale.
Nei casi più disperati si può dare da bere al bambino un goccio di Coca Cola (1 dito nel bicchiere). L'altissimo grado zuccherino della Coca Cola, per altri versi deleterio per la salute del bambino, in questi casi può essere una cura di emergenza efficace.
Benessere e Salute del Bambino Benessere e Salute del Bambino

Melania Mannoni

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GOMASIO... SOSTITUTO DEL SALE

Il gomasio è una tipica preparazione macrobiotica, costituita da sale marino integrale e semi di sesamo.
Poichè la nostra dieta abitualmente è troppo ricca di sale, questo è un ottimo sostituto che può essere utilizzato per condire verdure cotte e crude, ma anche su minestre o altre pietanze che hanno bisogno di essere insaporite.
Il gomasio ha moltissime proprietà:
rinforza il sistema nervoso
abbassa il tasso di colesterolo nel sangue
è energetico
attiva le secrezioni gastriche, utili per la digestione
Ed eccovi la ricetta:
Ingredienti:
15 cucchiaini di semi di sesamo
1 cucchiaino di sale marino integrale
Preparazione:
tostare i semi di sesamo in una padella calda, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno fino a che diventeranno marroncini (ma fate attenzione a non farli bruciare!)
Mettere i semi e il sale in un mortaio e ridurre il tutto in polvere (se siete più comodi potete frullare tutto con il frullatore).
Il gomasio va conservato in un vasetto chiuso e dura circa 15 giorni.
Guarire con il Cibo Guarire con il Cibo
300 ricette di cucina e rimedi naturali
Giusi De Francesco

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giovedì 6 settembre 2012

OLIO, AGLIO E... UN RIMEDIO PER L'OTITE


Questo rimedio può essere utilizzato in caso di dolore alle orecchie, sia per bambini che per adulti, soprattutto quelle volte (come capita sempre a me) in cui non si riesce a contattare il medico o il pediatra in tempi brevi (ad esempio quando il mal di orecchie viene il venerdì sera o durante il fine settimana...).
Il rimedio è molto semplice.
Prendete uno spicchio d'aglio, che funziona da leggero antibiotico, e schiacciatelo bene, quindi mettetelo in infusione in due cucchiai di olio extravergine di oliva. Fate scaldare l'olio per un minuto a fiamma bassissima (non deve friggere), quindi lasciare ancora l'aglio in infusione per almeno una decina di minuti.
A questo punto togliere l'aglio dall'olio, filtrare l'olio e metterlo in una boccettina con contagocce (se non l'avete in casa le trovate in farmacia, non costano molto).
Quando si manifesta il dolore da otite basta far scaldare il boccettino (anche su un calorifero o vicino alla stufa, oppure a bagnomaria) finchè l'olio diventa tiepido e quindi mettere con il contagocce un paio di gocce di olio nell'orecchio e chiudere con un batuffolo di cotone.
E' il cosiddetto "rimedio della nonna" che però vi assicuro, funziona...
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La famiglia Girasole e le sue avventure mediche. Un libro per bambini e anche per adulti. Secondo il sistema della Nuova Medicina Germanica
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mercoledì 5 settembre 2012

RIMEDIO DOLCE PER L'INSONNIA

So che molti di voi soffrono di insonnia, magari non in modo continuativo, ma tutti abbiamo dei momenti della vita molto particolari che ci fanno soffrire di questo spiacevole disturbo.
L'insonnia, solitamente causata dallo stress, si può migliorare attraverso una serie di rimedi naturali di vario genere: sedute di riflessologia plantare o digitopressione aiutano molto, lavori psico-corporei come lo yoga o la meditazione sono pure molto efficaci. Esistono anche delle erbe specifiche che aiutano chi ha questo tipo di disturbo, ma oggi vi parlerò di un rimedio semplice e dolce che vi può comunque aiutare.
Si tratta del cuscino di erbe di montagna e fiori per l'insonnia.
Potete utilizzare la fodera di un cuscino che avete già, non molto grossa, oppure prendere due quadrati di stoffa, misura 30x30 cm o leggermente più grandi e cucirli insieme.
Quando avrete pronta la fodera del cuscino la potrete riempire con del fieno, rigorosamente di montagna e non trattato con prodotti chimici ed aggiungervi dei fiori di lavanda, camomilla, tiglio e melissa secchi, per farlo profumare ancora di più.
Dove reperire questi prodotti?
Se avete l'occasione potete raccogliere una borsa di erba o fieno durante una passeggiata in montagna e farlo debitamente seccare al sole per alcuni giorni. Lo stesso potete fare con i fiori di lavanda, camomilla, tiglio e le foglioline di melissa, se sapete dove trovarli.
Se invece faticate a reperire questi materiali, potete cercare su internet. Io ho trovato diversi siti che per pochi Euro vi possono inviare un sacchetto di fieno biologico per l'alimentazione dei conigli, sappiate che va benissimo anche per il nostro scopo. E per i fiori vari potete rivolgervi ad una erboristeria di fiducia vicino a casa vostra, solitamente li vendono a peso e non costano molto, oppure potete utilizzare i fiori di una tisana rilassante, che potete trovare sempre in erboristeria.
Alla sera, prima di andare a dormire, scaldate il cuscino su un calorifero o vicino alla stufa e poi mettetelo sotto il cuscino che usate di solito per dormire.
Vedrete che gli effluvi di lavanda, degli altri fiori e del fieno cominceranno ad uscire e vi sentirete come sdraiati in un prato di montagna.
Respirate a pieni polmoni e lasciatevi cullare dai profumi finchè non vi addormenterete...
Buona notte e sogni d'oro!!!
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martedì 4 settembre 2012

SCIROPPO PER LA TOSSE FATTO IN CASA


Visto che ci stiamo avvicinando alla stagione fredda, anche se spero di tutto cuore che l'estate duri almeno fino a fine settembre, inizio a postare un'altra ricettina di uno sciroppo per la tosse da fare in casa.
Questa ricetta l'ho trovata sul blog Natural-mente Stefy e poichè è proprio un rimedio "della nonna" semplice semplice ho decido di postarla anche qui, ringraziando naturalmente Stefania per l'idea.
Ingredienti:
1 mela tagliata a pezzetti piccoli
15 fichi secchi tagliati a metà
250 gr di miele
1 lt acqua
Preparazione:
Mettere tutti gli ingredienti in una pentola e far bollire per 10 minuti. Lasciar riposare finchè è freddo, quindi filtrare e mettere in una bottiglia di vetro.
Bere 4 volte al giorno mezzo bicchiere di questo preparato.
E per non buttare nulla, la mela e i fichi cotti si possono mangiare tranquillamente dopo la cottura....
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lunedì 3 settembre 2012

OLEOLITO DI IPERICO

Eccomi qua, riprendo a scrivere dopo una lunga, lunghissima pausa, con il buon proposito di arricchire questo blog di molti nuovi ed interessanti post su impacchi e rimedi naturali.
E visto che siamo ancora in estate, anche se in questi giorni sembra più autunno, vi parlerò oggi dell'oleolito di iperico. Questo oleolito ha mille proprietà ed è particolarmente conosciuto per il suo utilizzo in caso di scottature, bruciature, punture di insetti, ustioni, piaghe, ulcerazioni della pelle, reumatismi e tutti i tipi di prurito (orticaria compresa). Come rimedio di bellezza viene utilizzato contro le rughe, per tutte le pelli sensibili ed è particolarmente adatto per il trattamento delle mani screpolate ed arrossate.
Io l'ho utilizzato molto per lenire il dolore e prurito da punture di zanzare quest'estate e devo dire che è stato veramente efficace, così come per il prurito da orticaria o allergie varie.
Io personalmente uso un oleolito preparato da una erboristeria molto attenta nelle sue preparazioni e mi trovo benissimo; però è possibile anche prepararselo da soli, avendo l'accortezza di raccogliere i fiori freschi di iperico in stagione. L'iperico è detto anche "erba di San Giovanni" in quanto tradizionalmente i fiori venivano raccolti proprio nel giorno di San Giovanni, il 24 giugno. E proprio da giugno ad agosto si può trovare l'iperico fiorito e raccogliere i fiori freschi per fare poi immediatamente l'oleolito.
Vi do la ricettina semplice semplice.
Gli ingredienti sono:
150 gr. di fiori freschi di iperico
1/2 litro di olio di girasole (va bene anche l'olio di oliva)
Preparazione:
Mettere i fiori in un vaso di vetro a macerare nell'olio, lasciando leggermente aperto il coperchio per non far fermentare l'olio. Durante il giorno mettere il vaso sotto i raggi solari, mentre alla sera tenerlo in casa. Per effetto dei raggi solari si attiverà l'ipericina e l'olio si colorerà di rosso.
Ricordatevi di scuotere il vaso tutti i giorni e ogni tanto mescolare il contenuto. Lasciate passare 30 giorni e poi filtrate l'oleolito utilizzando un panno di cotone. A questo punto vi rimane forse l'operazione più difficile che è quello di separare l'acqua dall'oleolito. Versate quindi l'olio in una bottiglia di plastica, chiudetela e mettetela a testa in giù. Lasciatela 24 ore e vedrete che l'acqua si sarà separata dall'olio. Ora dovrete fare molta attenzione, tenendo la bottiglia capovolta (e mettendo una bacinella sotto il tappo) svitate lentamente il tappo e lasciate uscire tutta l'acqua e non appena ricomincia a uscire l'olio, chiudete il tappo e l'operazione è fatta.
Se per errore il tappo vi sfuggisse di mano, la bacinella raccoglierà tutto l'oleolito e l'acqua e non dovrete far altro che riempire nuovamente la bottiglia, attendere altre 24 ore e ripetere l'operazione con più attenzione.
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domenica 18 marzo 2012

Ciao a tutti,
è un po' che non scrivo, ma nel frattempo ho letto in modo approfondito un libro che penso possa interessare anche a voi.
Si tratta del libro IMPACCHI E RIMEDI NATURALI di Maya Thuler. Questo è il miglior libro in commercio, a mio parere, sugli impacchi e rimedi naturali. Le varie fasi sono spiegate in modo preciso e puntuale e ci sono suggerimenti per moltissimi tipi di disturbi.
Il libro lo potete trovare qui.






Curarsi con gli impacchi

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Compresse, fasciature, cataplasmi per ridurre il dolore e accelerare il processo di guarigione

Maya Thuler


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A presto con nuove "ricette".

giovedì 2 febbraio 2012

FAZZOLETTINO DI CIPOLLA PER IL NASO CHIUSO

Questo è un rimedio semplicissimo, ma molto utile per tutti coloro che soffrono di naso chiuso, soprattutto di notte. E' adatto anche ai neonati.

Tritate finemente una cipolla e avvolgetela in una garza o fazzolettino sottile, quindi appendetela sopra la culla del neonato col nasino chiuso oppure vicino al letto del bambino-adulto col naso chiuso.

Ha un immediato effetto mucolitico e la persona ricomincerà subito a respirare con il naso.

Nel caso dei neonati, visto che si libera del muco, sarà necessario rimuoverlo con l'apposita pompetta.

IMPACCO DI CIPOLLE PER TOSSE CON CATARRO

E le cipolle non finiscono mai di stupirci!!!

Hanno un efficace effetto mucolitico e quindi l'impacco sul torace è ottimo in caso di tosse con catarro ostinato.

L'impacco è molto semplice e ricalca grossomodo quelli che abbiamo già visto.

Ingredienti:

  • 3-4 cipolle

  • un panno di cotone sottile

  • una sciarpa di lana (o scialle) per fissare l'impacco

  • borsa dell'acqua calda

Prendete le cipolle, tagliatele a pezzetti non troppo piccoli e appoggiatele sul panno di cotone, che dovrà avere una superficie più o meno grande come il torace a cui dovete applicare l'impacco. Ripiegate il panno e per riscaldarlo appoggiatelo su un piatto che avrete precedentemente messo su una pentola di acqua bollente.

Dopo qualche minuto, quando le cipolle sono ben calde, schiacciatele con il palmo delle mani per far uscire un po' di succo e subito appoggiatele sul torace. Fissate l'impacco con la sciarpa-scialle di lana, rivestite la persona che sta ricevendo l'impacco e fatele appoggiare una borsa dell'acqua calda sul torace. Anche questo impacco può rimanere applicato per tutta la notte.

IMPACCO DI CIPOLLA SOTTO IL PIEDE PER INFLUENZA, FEBBRE, SINUSITE

L'impacco sotto il piede è molto efficace in caso di influenza, febbre, sinusite e disturbi delle alte vie respiratorie in generale ed utilizza il principio della riflessologia plantare, cioè la corrispondenza tra la pianta del piede e tutto il nostro corpo.

Questo tipo di impacco è adatto ai bambini dai 6 mesi in su.

Attenzione: è assolutamente indispensabile, prima di fare questo impacco, che tutto il corpo sia ben caldo, inclusi i piedi, e bisogna fare in modo che rimanga caldo per tutto il tempo di applicazione. Pertanto, in caso di mani o piedi freddi, dovrete prima provvedere a riscaldarli (es. con borsa dell'acqua calda, un massaggio...) e successivamente potete fare l'impacco.

Ingredienti per l'impacco:

  • 4 cipolle

  • un panno di cotone sottile

  • calzini di lana

  • eventuale borsa dell'acqua calda

Si utilizzeranno due cipolle per ciascun piede. Prendete le cipolle, tagliatele a pezzetti non troppo piccoli e appoggiatele sul panno di cotone. Ripiegate il panno e per riscaldarlo appoggiatelo su un piatto che avrete precedentemente messo su una pentola di acqua bollente.

Dopo qualche minuto, quando le cipolle sono ben calde, schiacciatele con il palmo delle mani per far uscire un po' di succo e subito appoggiatele sulla pianta del piede e sopra infilate il calzino di lana che terrà fermo l'impacco. Ripetere anche per l'altro piede.

E' importante che i piedi rimangano ben caldi, quindi appoggiateci sopra una borsa dell'acqua calda.

Questo impacco può rimanere in loco anche per tutta la notte.

IMPACCO DI CIPOLLA PER IL MAL DI ORECCHIE

Naturalmente quando i bimbi (e anche gli adulti) hanno il mal di orecchie è sempre necessario farli visitare dal medico. Però può succedere che l'attacco di mal di orecchie si manifesti alla sera o di notte, o nel fine settimana, quando il medico non è disponibile immediatamente, e quindi potete provare questo rimedio, molto efficace e praticamente sempre a portata di mano.

Cosa vi serve per questo impacco?

Una cipolla, una garza o fazzolettino leggero, un batuffolo di ovatta grande come un pugno, una pentola e per fermare l'impacco una sciarpa o un berretto di lana.

Innanzitutto mettete sul calorifero o comunque riscaldate la sciarpa/berretto di lana che utilizzerete per fissare l'impacco.

Sbucciate la cipolla togliendo le foglie esterne, tagliate la cipolla in due metà, nel senso dell'altezza. A questo punto appoggiate le due metà di cipolla sulla garza/fazzolettino facendo in modo che la parte tagliata appoggi direttamente sulla garza e poi ripiegate gli orli. Fate bollire un po' d'acqua nella pentola e appoggiatevi sopra un piatto. Appoggiate la garza, dal lato della cipolla tagliata, sopra il piatto e lasciatela per qualche minuto finchè sarà calda.

Fate indossare al bimbo o adulto il berretto-sciarpa riscaldati sulla testa.

A questo punto con il palmo della mano schiacciate la cipolla in modo che esca un po' di succo e poi posizionate il “pacchettino” sotto il berretto, direttamente sull'orecchio dolorante e metteteci sopra il batuffolo di ovatta.

E' importante che tra le cipolle e l'orecchio ci sia solamente un leggero strato di stoffa (garza o fazzolettino) e che il “pacchettino” copra tutto l'orecchio e anche la zona circostante, fino a 3 dita dietro l'orecchio.

LA CIPOLLA: PANACEA PER TUTTI I DISTURBI... O QUASI

Sicuramente qualcuno storcerà il naso sentendo questo tipo di rimedio naturale, a causa del suo odore pungente, però vi assicuro che è molto efficace e soprattutto economico e lo si ha in casa praticamente tutto l'anno... meglio di così!?!


Gli impacchi a base di cipolla sono indicati per moltissimi disturbi, i più frequenti sono:

  • mal di orecchie

  • mal di denti (applicare una fettina di cipolla sul dente che duole)

  • mal di testa (fare l'impacco di cipolla sul collo)

  • raffreddore

  • mal di gola

  • tosse o bronchite

  • infiammazione delle articolazioni

  • punture di insetti (strofinate una cipolla tagliata a metà per qualche minuto sulla puntura, e se necessario applicate l'impacco; questo evita il gonfiore e calma il prurito)

lunedì 9 gennaio 2012

IMPACCO PER LA TOSSE: LA PATATA

Ecco un altro semplice impacco con un ingrediente che praticamente tutti abbiamo sempre in casa: la patata.
Le patate sono molto utili in caso di tosse, hanno un effetto calmante e mucolitico, riscaldano molto il corpo e aiutano ad eliminare le tossine.

Per questo tipo di impacco serviranno:
- 2-3 patate
- 1 panno di cotone o lino (uno strofinaccio da cucina pulito può andare bene, o un tovagliolo se si tratta di un bimbo piccolo)
- un secondo panno di cotone o lino (panno intermedio)
- un panno di lana (tipo sciarpa o scialle)
- borsa dell'acqua calda

Far bollire le patate con la buccia finchè sono morbide. Toglietele dall'acqua, asciugatele e appoggiatele sul primo panno di cotone. Ripiegate i lembi del panno in modo da chiuderlo e schiacciate le patate con le mani finchè non diventano morbide, appiattite bene l'impacco e sigillatelo (va bene anche lo scotch di carta). Volendo si può utilizzare anche la carta casa, in sostituzione del primo panno di cotone.

Per poter applicare l'impacco innanzitutto stendete sul letto il panno di lana, facendo attenzione a che questo risulti all'altezza del torace della persona che riceverà l'impacco. Sopra di questo stendete il panno intermedio. Fate stendere la persona che deve ricevere l'impacco.
Le patate dovranno riposare circa 10 minuti dopo la bollitura e dovrete verificare che non siano troppo calde ponendo l'impacco sulla guancia o sul lato interno del vostro braccio.
Quando il calore è sopportabile, appoggiate l'impacco sul petto della persona. Attendete un paio di minuti prima di procedere al bendaggio (con il panno intermedio e la sciarpa-scialle di lana), perchè coprendo l'impacco con i vari panni, si sprigionerà ancora più calore e la persona potrebbe scottarsi. Se l'impacco risultasse troppo caldo, bisogna sbendare e aspettare ancora qualche minuto prima di richiuderlo.

Una volta richiuso, mantenete caldo l'impacco con la borsa dell'acqua calda.
L'impacco deve rimanere in posizione fino a che mantiene il suo calore e finchè risulta piacevole per la persona che lo sta ricevendo (va bene tenerlo anche per tutta la notte).
Una volta tolto l'impacco è utile massaggiare il torace con un olio emolliente o una crema di calendula.

SUPER TISANA PER SINTOMI DA RAFFREDDAMENTO

Rieccomi da voi!
Oggi vi do questa "ricettina" di tisana, molto utile sia come prevenzione per i sintomi da raffreddamento (1 tazza al giorno), ma soprattutto da prendere non appena sentiamo che ci sta arrivando il raffreddore, mal di gola... insomma, non appena sentiamo che ci stiamo indebolendo, abbiamo le ossa rotte, freddo, etc...
La ricetta è molto semplice, anche se forse qualche ingrediente è poco conosciuto:
-250 cc di acqua
- succo di mezzo limone
- 3-4 chiodi di garofano
- un pezzetto di cannella (3-4 cm)
- un pezzetto di zenzero grattuggiato (acquistate dal fruttivendolo o anche al supermercato una radice di zenzero intera e ne grattuggiate un po' per volta, per fare le varie tisane)

Portare l'acqua ad ebollizione, lasciar bollire per almeno 5 minuti (l'acqua deve prendere un po' il colore arancione della cannella), lasciar riposare una decina di minuti e a piacere aggiungere un cucchiaino di miele.
Sorseggiare ben calda, anche 2-3 vv al giorno in caso avvertiate i primi sintomi da raffreddamento. Vedrete che portento!!!
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domenica 8 gennaio 2012

INDIGESTIONE: ECCO ALCUNI RIMEDI NATURALI

Ciao a tutti e buon anno!
Eccomi qui a scrivere subito di qualche rimedio naturale per l'indigestione perchè sì... aimè, ho fatto indigestione proprio la sera del 31 dicembre e quindi ho trascorso il 1 gennaio 2012 completamente a digiuno, utilizzando solamente questi rimedi, che alla fine si sono rivelati molto efficaci.

Il primo rimedio è il famoso "canarino". Molti di voi lo conosceranno già, le nonne e le bisnonne lo usavano in passato. Si tratta di far bollire la buccia di mezzo limone (solo la buccia), rigorosamente biologico (perchè la buccia raccoglie tutte le schifezze contenute nei pesticidi etc...), in una tazza di acqua. Lasciar bollire il limone per circa 10 minuti e poi bere questa "tisana" il più calda possibile, sorseggiandola.

Per il secondo rimedio invece devo ringraziare Alessia, che mi ha introdotto al mondo della macrobiotica. Il rimedio consiste nel succhiare molto lentamente una Prugna Umeboshi, alimento della cucina macrobiotica, di origine giapponese. Si tratta di prugne trattate con il sale (infatti è salatissima), però aiuta molto nella digestione. Va tenuta in bocca e succhiata molto lentamente, ingerendone poco alla volta e alla fine potete anche succhiare il nocciolo per un po' di tempo. Vedrete che risultati!!!

Entrambi questi rimedi sono molto utili non solo in caso di indigestione vera e propria , ma anche per appesantimento dopo dei pasti un po' abbondanti.

Vi auguro un 2012 di pace, serenità e felicità e che i vostri desideri si avverino.
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